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Superbonus, Ance chiede la proroga di sei mesi di tutte le scadenze

6 Ottobre 2022

Dopo l’allungamento dei termini, i costruttori pensano ad una rimodulazione degli incentivi

Proroga di sei mesi del Superbonus e poi rimodulazione dell’incentivo, ma accompagnata da ulteriori forme di sostegno e finanziamento.

Verte su questi punti la proposta su cui l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) sta lavorando insieme alla Filiera delle costruzioni* per rendere strutturali i bonus edilizi.

Superbonus, la proroga di sei mesi

Lo studio di Ance e della Filiera delle costruzioni è supportato da approfondimenti sull’impatto dei bonus sull’economia in modo da garantire la copertura finanziaria e la sostenibilità economica delle misure.

Ance è consapevole che non possano esserci ulteriori modifiche retroattive, ma sostiene l’importanza di garantire la naturale durata della misura. Per questo, visti gli stop causati dalle difficoltà nel meccanismo della cessione del credito, ipotizza una proroga di sei mesi rispetto alle originali scadenze.

Quale sarebbe l’impatto della proposta dell’Ance nel caso in cui fosse accolta? La prima ripercussione positiva riguarderebbe chi è riuscito a completare il 30% dei lavori sulle unifamiliari entro il 30 settembre 2022. Questi committenti potrebbero usufruire del Superbonus 110% per le spese sostenute fino al 30 giugno 2023. Adesso, invece, chi ha superato lo scoglio sa che potrà ottenere il Superbonus 110% solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 e che potrà richiedere i bonus edilizi ordinari per le spese sostenute successivamente.

La proroga di sei mesi sarebbe positiva anche per i condomìni, che potendo beneficiare dell’aliquota al 110% fino al 30 giugno 2024 avrebbero più tempo per deliberare e programmare gli interventi. Con le regole attuali, invece, i condomìni possono ottenere il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2023, poi l’aliquota scenderà al 70% fino al 31 dicembre 2024 e al 65% fino al 31 dicembre 2025.

Bonus edilizi, nuova modulazione

Ance è consapevole che è naturale pensare ad una nuova modulazione dei bonus, accompagnata da ulteriori forme di sostegno e finanziamento.

La Filiera delle costruzioni ha reso noto che proporrà al nuovo Governo di rendere strutturali i bonus edilizi per un arco temporale di 20 o 30 anni e modificare il loro funzionamento affinchè siano sostenibili.

Fratelli d’Italia sta pensando ad un bonus con un’aliquota compresa tra il 60% e il 70%, diversificato in base al reddito del beneficiario o al tipo di immobile. L’idea sarebbe agevolare maggiormente gli interventi sulla prima casa.

Si può quindi affermare che le agevolazioni resteranno, ma assumeranno una veste nuova in via di definizione.

* Filiera delle Costruzioni: ANCE, Rete Professioni Tecniche (RPT), Confcooperative Lavoro e Servizi, AGCI Produzione e Servizi di lavoro, Legacoop, GeneralSoa, UnionSoa, USI UnionSoaItaliane, Confartigianato Imprese, ANAEPA Confartigianato Edilizia, Confindustria, CNA Costruzioni, Conforma, Fondazione Inarcassa, Confapi Aniem, ISI Ingegneria Sismica Italiana, Federcostruzioni, Casartigiani, CLAAI, CNDCEC (Commercialisti), ANACI.

 

(Fonte: edilportale.com)